Nell'articolo del 16 dicembre 2022 avevamo mostrato le grandi capacità di ChatGPT nel saper rispondere a pressoché qualsiasi domanda gli facessimo. Se soltanto un anno fa sembrava una tecnologia futuristica, oggi è ancora così? O ci siamo abituati talmente tanto a dialogare con degli algoritmi generativi da non esserne più stupiti?
Vediamo con ordine, le nuove caratteristiche introdotte in questo ultimo anno per capire quali progressi è stato fatto dagli sviluppatori che lavorano in OpenAI.
- Modello Aggiornato: ChatGPT ha ricevuto diverso aggiornamenti, migliorando la capacità di comprendere e rispondere in modo più preciso alle domande degli utenti (GPT-4).
- Multi-lingua: sono stati fatti aggiornamenti anche in questo senso, sebbene inizialmente ChatGPT sapesse comprendere e rispondere nativamente solo in Inglese (le risposte in altre lingue erano solo la traduzione delle risposte in Inglese)
- Interfaccia: l'esperienza utente ha subito qualche piccola differenza, senza esserne però stravolta. Ha solo accolto dei pulsanti per accedere alle nuove funzionalità (vedi GPT personalizzati, di cui parleremo più avanti nell'articolo)
- Estensioni (o plugin): ora ChatGPT può connettersi con migliaia di estensioni create da utenti e aziende, che ne potenziano le capacità, come ad esempio cercare su determinati siti per accedere alle più recenti informazioni
- Integrazione con Bing: ora ChatGPT può ricercare su internet, sfruttando la capacità del motore di ricerca Bing
- Esecuzione di codice Python: può essere eseguito codice Python e ChatGPT mostra sia il codice che ha scritto, sia il risultato finale come si può vedere nell'immagine sottostante
- Sicurezza e privacy migliorate
- Generazione di immagini: grazie ad una stretta integrazione con DALL-E (prodotto sempre da OpenAI) è possibile ricevere come risposta un'immagine, generata dal cugino DALL-E. Le immagini generate sembrano fatte molto bene, con eccezione dei testi in immagine, ancora una grande debolezza di DALL-E
Oltre a questa lista di funzionalità, una grande innovazione è la possibilità di creare dei "propri GPT"; semplicemente dialogando con ChatGPT si può creare una specie di clone di ChatGPT con specifiche funzioni.
A questo punto il GPT è stato messo a punto ed è possibile provarlo qui:
https://chat.openai.com/g/g-u9Hzqgsvg-il-cibernetico-gpt
Per poterlo utilizzare è richiesto un abbonamento Plus, per chi non lo avesse ma volesse comunque vedere come si comporta quando proviamo ad interagire, eccone un esempio:
Chiaramente non è questo il modo migliore di utilizzarlo, ma ci da modo di vedere come è possibile creare un GPT personale che è già configurato con determinate conoscenze e risponde nel modo in cui lo abbiamo addestrato.
La richiesta di un abbonamento plus per poterlo utilizzare è un limite forte, che impedisce ad esempio di creare un GPT da utilizzare come assistente digitale in siti web e applicazioni, cosa che invece è permessa con più sforzi di sviluppo utilizzando le API di OpenAI, ad un costo però molto maggiore in quanto chi lo mette a disposizione andrebbe a pagare a consumo tutte le richieste fatte.
Possiamo concludere dicendo che in un solo anno sono stati fatti passi da gigante e che a breve uscirà il modello GPT4.5, ancora più "potente", che renderà questa tecnologia sempre più versatile e personalizzabile secondo le esigenze di chi la vuole utilizzare.
Ovviamente, non potevamo esimerci dal chiedere al diretto interessato la sua opinione riguardo a questo articolo. (PS 😏 non lo abbiamo pagato!)
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