Onironautica: viaggio nei sogni

E' possibile prendere il controllo dei nostri sogni? A cosa può servire tale pratica? Onironautica, tra sogno e realtà.

L'onironàutica, o sogno lucido, è una disciplina mirata al prender coscienza durante i sogni e acquisire la capacità di muoversi intenzionalmente al loro interno. Con la pratica si può arrivare a esplorare e modificare il sogno a proprio piacimento.

Naturalmente non è un'attività semplice da padroneggiare, sono pertanto necessari molti "esercizi" che aiutano a comprendere se si sta sognando o meno. Bisogna ricercare nel proprio sogno dei segni che indichino chiaramente una situazione irrealizzabile nel mondo reale. Prerequisito necessario per sperimentare l'onironautica è quello di riuscire a ricordare i propri sogni. Il metodo più utilizzato è quello di scrivere, una volta svegli, che cosa si è sognato. E' importante svolgere tale operazione il prima possibile, poiché il ricordo dei sogni tende a svanire molto rapidamente.

Test di realtà

Il test di realtà consiste nella volontaria ricerca di alcuni dettagli che contraddistinguano univocamente il mondo onirico, per rendersi conto di stare sognando. Poichè i primi tentativi possono dare esito negativo, è consigliabile insistere effettuando diversi test. Con un numero maggiore di tentativi aumenta l'accuratezza del risultato. Ecco alcuni esempi di test che è possibile effettuare (fonte Wikipedia):

  • Saltare - Nel mondo dei sogni spesso la forza di gravità non agisce come nella realtà: saltare corrisponde il più delle volte a prendere il volo o rimanere sospesi a mezz'aria.
  • Guardarsi le mani - Può succedere che in un sogno la mano possa apparire sfocata o con sei dita.
  • Leggere - Un test efficace consiste nel leggere una scritta qualsiasi, distogliere lo sguardo e poi provare a rileggerla. Nei sogni spesso le parole cambiano, non restano le stesse.
  • Guardare l'orologio - Nei sogni l'ora su un orologio digitale non rimane la stessa se la si legge più volte di seguito. Stranamente, di rado questo fenomeno si ha con gli orologi analogici (a lancette). Una spiegazione potrebbe essere che per leggere dei numerali lo sforzo mentale è maggiore (si devono mettere in serie dei simboli, come per la lettura), mentre per interpretare la posizione delle lancette è sufficiente riconoscere una forma geometrica, attività maggiormente legata alla vista.
  • Guardarsi allo specchio - Spesso nei sogni la propria immagine riflessa allo specchio è deformata o sostituita con qualcosa d'altro o, anche, può non apparire. Talvolta lo specchio è molto sporco e non specchia affatto.
  • Spegnere la luce - Se in un sogno si prova a spegnere la luce, anche forzatamente (distruggendo la fonte), la luce non si spegne.
  • Accendere la luce - A volte può capitare di entrare in una stanza buia. Spesso provando a premere l'interruttore per accendere la luce non accade nulla.

Se il test dà esito favorevole si è nel mondo dei sogni. A tal punto il sognatore acquisisce la consapevolezza di star sognando e può quindi interagire con il proprio mondo onirico come se fosse sveglio, forte dei propri ricordi e della propria volontà. In questa condizione è possibile anche risvegliarsi oppure perdere consapevolezza e continuare a sognare normalmente: la capacità di controllo di questo labile stato viene dall'esperienza e dalla pratica. Per effettuare volontariamente un test di realtà all'interno di un sogno bisogna praticare tale attività spesso durante la veglia: nei sogni, infatti, tendiamo a riprodurre i comportamenti e le operazioni che siamo più abituati ad assumere e ad eseguire nel mondo reale. E' quindi importante abituarsi ad eseguire quotidianamente i test sopracitati in modo che diventino abituali e possano essere eseguiti con maggiore facilità durante un sogno.

H. P. Lovecraft (20 agosto 1890 – 15 marzo 1937)

Opere Oniriche

Nel 1987 lo scienziato Stephen LaBerge, dottore di filosofia presso l'università di Stanford fu pioniere dello studio scientifico sul "sogno lucido". Fondò il Lucidity Institute, un ente che sovvenziona la ricerca sui sogni lucidi, nonché lo sviluppo di tecniche per acquisire consapevolezza nel sogno. Egli definisce l'esperienza del sogno lucido come «sognare sapendo di stare sognando». Ma perchè fare tutto questo? Quali vantaggi ci possono essere nel fare un sogno lucido? Ebbene, secondo LaBerge l'esperienza dei sogni lucidi può essere d'aiuto negli ambiti più disparati: il problem solving, lo sviluppo della creatività, il rafforzamento dell'autostima, la capacità di affrontare paure e inibizioni.

A oggi sono molti i racconti e le opere ispirate ai sogni lucidi. Uno tra gli autori più famosi è sicuramente lo scrittore statunitense Howard Phillips Lovecraft. Nelle sue opere infatti la dimensione onirica assume un ruolo fondamentale: dalle visioni dei personaggi di Oltre il muro del sonno, Polaris e Hypnos ai sogni strani e sgradevoli del narratore di Dagon, dagli incubi collettivi de Il richiamo di Cthulhu a quelli angoscianti di Walter Gilman in La casa delle streghe. D'altronde, non di rado per Lovecraft lo spunto di partenza per scrivere una nuova opera era rappresentato dai suoi stessi sogni. Un esempio è il racconto La dichiarazione di Randolph Carter, che si basava su un incubo in cui lo scrittore e l'amico Samuel Loveman rinvenivano un'antica tomba.

Anche in campo cinematografico sono stati molti i film basati sui sogni. Tra i più famosi possiamo ricordare Vanilla Sky, Inception ed Insidious. In tutte queste produzioni ci sono riferimenti al mondo onirico e viaggi all'interno di un sogno. Addirittura nel film Inception si parla di "sogni collettivi", in cui più persone partecipano alla stessa esperienza onirica.

Sogni collettivi

A molte persone capita di fare gli stessi sogni; tra i più frequenti, vi è quello di una grande onda che si abbatte su città e paesi. Per alcuni psicologi si tratta di un sogno comune, perché il conflitto psichico da cui deriverebbe è molto frequente: l'incapacità nel governare le situazioni della propria vita interiore. Alcuni studiosi però si aprono a visioni meno convenzionali; se il sogno dell’onda raccoglie testimonianze da ogni parte del mondo, diversi sono gli individui che constatano di avere gli stessi “film” onirici. Che cosa li genera?

Carl Gustav Jung (26 luglio 1875 – 6 giugno 1961)

Per Carl Gustav Jung esiste un inconscio collettivo, una sorta di archivio in cui sono memorizzate le esperienze e le emozioni di tutta l’umanità. Vi è anche la teoria che i sogni collettivi siano forme di premonizione. Tra coloro che sognano un’onda devastante, molti percepiscono il sogno come una sorta di monito all'umanità, come se qualcuno volesse avvisarla di un'imminente catastrofe. Pur non essendovi certezze sulle motivazioni dei sogni collettivi, è innegabile però il fascino di queste teorie.

Nel 1993 Jackson Davis e Marcos Frank, ricercatori presso il dipartimento di biologia dell’Università di Santa Cruz, pubblicarono uno studio sui sogni condivisi. La scienza ha raccolto così la sfida di indagare un tema solitamente trattato da sciamani, mistici e parapsicologi, affrontandolo con lo scetticismo che la contraddistingue.