La Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte del militare Emanuele Scieri è stata istituita con delibera della Camera dei deputati il 4 novembre 2015, allo scopo di: "stabilire la dinamica dei fatti, per accertare le cause e i motivi della morte di Emanuele Scieri e raccogliere gli elementi utili per l'identificazione dei responsabili; accertare se vi siano responsabilità di coloro che erano preposti al controllo all'interno della caserma «Gamerra» di Pisa; effettuare un'indagine approfondita sulla gestione della caserma «Gamerra», in particolare accertando l'eventuale esistenza di direttive diffuse da parte di ufficiali, sottufficiali o graduati della medesima caserma atte a rendere operanti comportamenti gravemente lesivi del codice penale militare e dei regolamenti militari."
Il 5 dicembre 2017, con il documento Doc. XXII-bis N. 17, è stata approvata la relazione sull'attività svolta, reperibile al seguente indirizzo internet [1].
In questo articolo ci concentreremo sulle relazioni tecniche di acquisizione forense del cellulare del militare Emanuele Scieri, che pubblichiamo su autorizzazione della Sovrintendenza dell'Archivio Storico della Camera dei Deputati [2]; si tratta di atti desecretati e disponibili al pubblico.
Le relazioni tecniche che prenderemo in esame sono pubblicate al numero di documento 75/2 e 75/3 Relazione di analisi tecnico-forense eseguita sul cellulare di SCIERI -I e II fase del 4 settembre 2017, consultabili insieme alla totalità degli altri atti di inchiesta nell'apposita sezione del sito internet dell'Archivio della Camera [3]
Una breve introduzione dei fatti utile a inquadrare il caso si trova a pagina 8 della relazione XXII-bis N. 17:
- Breve descrizione degli eventi dell’agosto 1999.
Il 21 luglio 1999 Emanuele Scieri prese il treno per raggiungere Firenze, dove si trovava la caserma «Lupi di Toscana» per iniziare il centro addestramento reclute. Terminato il periodo di addestramento prestò il giuramento il 7 agosto 1999.
Il 13 agosto 1999 Emanuele Scieri e i componenti dello scaglione 7/99 vennero trasferiti con due pullman da Scandicci alla Caserma «Gamerra» di Pisa, Centro Addestramento Paracadutisti, dove avrebbero dovuto effettuare il previsto corso per acquisire il brevetto di paracadutista. Giunto alla caserma « Gamerra », Emanuele si recò con i suoi commilitoni alla mensa per consumare il pranzo e nel primo pomeriggio, alle ore 15.30 circa, raggiunse il magazzino del casermaggio, dove ricevette gli effetti letterecci per il posto branda (1). Alle ore 18.00 circa, Emanuele cenò in mensa e successivamente, uscì in libera uscita con alcuni commilitoni.
Alle ore 22.15 circa, Emanuele rientrò in caserma in compagnia dei commilitoni Valentini, Gelli, Mastrini e Viberti e con quest’ultimo si attardò a fumare una sigaretta lungo il viale che costeggia il muro perimetrale della caserma, in prossimità della torre di asciugatura dei paracaduti. Emanuele non rientrò in camerata per il contrappello delle ore 23.45 e venne rilevata da parte del personale militare preposto l’assenza dello Scieri.
Alle ore 23.48 del 13 agosto fu effettuata una chiamata dal cellulare in uso al Gen. Celentano e diretta all’abitazione dello stesso a Livorno.
Il 14 agosto 1999 le ricerche di Emanuele Scieri furono effettuate esclusivamente limitandosi a provare a contattarlo al cellulare e ad espletare alcune formalità di routine, quali, ad esempio, informare i genitori della sua assenza al contrappello.
Il 15 agosto 1999 alle ore 5.30 del mattino, il comandante della brigata paracadutisti Folgore Generale Enrico Celentano, accompagnato dal Colonnello Fantini, effettuava una ispezione straordinaria all’interno della caserma. In serata, alle ore 21,30 una seconda ispezione straordinaria era condotta dal comandante interinale del centro addestramento di paracadutismo Colonnello Pier Angelo Corradi.
Il corpo del giovane Scieri veniva scoperto privo di vita intorno alle ore 13,50 – 14.00 di lunedì 16 agosto, da quattro compagni di corso (Walter Raggiri, Carlos Picelli, Marco Parodi e Marco Ravasi) che si erano recati nella zona ove era situato il magazzino di casermaggio, per effettuare un servizio di pulizia al quale erano stati comandati .
(1) Il magazzino di casermaggio si trova di fronte la torretta dove tre giorni dopo venne ritrovato il suo cadavere e che in tutte le fasi della prima accoglienza in caserma, sono presenti gli stessi caporali che hanno accompagnato lo scaglione 7/99 da Firenze a Pisa e che avevano già sottoposto alcune reclute dello scaglione ad atti di nonnismo.
Il 18/05/2017 il personale del Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni d'Abruzzo ritirò il plico contente il telefono cellulare e la SIM in uso al militare Scieri, nello specifico si trattava di un dispositivo modello Motorola CD920 e di una carta SIM di Telecom Italia Mobile (TIM).
Il Motorola CD920 era un modello di telefono cellulare GSM prodotto e lanciato sul mercato nel 1998. Era conosciuto per il suo design compatto e robusto, caratteristiche che lo rendevano popolare tra gli utenti. Il CD920 aveva una forma a conchiglia, tipica dei telefoni cellulari di quel periodo, che proteggeva la tastiera e lo schermo quando non era in uso. Presentava un display monocromatico che mostrava informazioni di base come il numero chiamante e lo stato della batteria.
Il telefono includeva anche funzioni di base come la composizione di SMS, la rubrica telefonica e altre semplici funzioni prettamente orientate alle comunicazioni vocali. Era un esempio classico dei primi telefoni cellulari che hanno segnato l'inizio dell'era della comunicazione mobile.
Il compito degli operatori tecnici della polizia fu quello di procedere con un'acquisizione forense dei supporti di memorizzazione.
Le operazioni iniziarono con l'identificazione tecnica fotografica dei reperti coi riferimenti al codice IMEI del cellulare e ai codici ICCID e IMSI della carta SIM.
Vennero successivamente elencati la strumentazione e il software utilizzato nelle attività, non va dimenticato che le operazioni furono eseguite nel 2017, circa diciannove anni dopo la produzione del telefono e diciotto dopo il ritrovamento del corpo dello Scieri.
Il software utilizzato è stato UFED 4 PC versione 6.2.0.219 (versione disponibile nell'anno 2017), un software avanzato sviluppato da Cellebrite, società leader nel campo della digital forensics e della cyber intelligence.
Questo strumento è ancora oggi ampiamente utilizzato dalle forze dell'ordine, dalle agenzie di intelligence e da professionisti della sicurezza informatica per estrarre, decodificare e analizzare dati da dispositivi mobili e digitali.
Il software di Cellbrite è progettato per offrire una soluzione completa e portatile per le indagini digitali. Consente agli utenti di accedere a una vasta gamma di dispositivi, compresi smartphone, tablet, GPS, dispositivi di archiviazione portatili e SIM card, fornendo capacità di estrazione fisica, logica e di file system.
Tra le caratteristiche chiave include la capacità di bypassare le misure di sicurezza dei dispositivi, recuperare dati cancellati e accedere a informazioni nascoste o crittografate.
Oltre alle funzioni di estrazione, fornisce anche strumenti avanzati di analisi. Gli utenti possono esaminare rapidamente grandi quantità di dati, identificare informazioni rilevanti e organizzare le prove in un formato facilmente comprensibile.
Questo rende il software uno strumento indispensabile nelle indagini criminali moderne, consentendo una risposta rapida e un'analisi approfondita delle prove digitali.
La prima difficoltà che si presentò agli operatori fu il danno al display LCD del telefono, che pregiudicò in un primo momento l'accertamento tecnico, come si evince dagli estratti della relazione:
Le operazioni continuarono procedendo alla sostituzione del display e redigendo un nuovo elaborato peritale, contente i dettagli e il video delle attività tecniche. Dai documenti estratti dall'Archivio non è visionabile il video, ma si ha comunque accesso alla relazione completa:
La sostituzione del display permise di procedere con le osservazioni dei dati contenuti nel dispositivo, l'obsolescenza dello stesso non ha portato risultati comparabili alla mole di informazioni presenti negli smartphone di oggi: ricordiamo che all'epoca le principali informazioni di traffico telefonico venivano immagazzinate nella carta SIM.
Le analisi al telefono cellulare si sono limitate ai timer di chiamate telefoniche e al tempo di "vita" del telefono, questo ha comunque contribuito ad accertare il corretto funzionamento del reperto.
I dati relativi alle chiamate in ingresso/uscita e ai messaggi di testo SMS (anche cancellati) sono emersi dall'analisi della SIM card; considerando gli anni trascorsi e la normativa di data retention, (quindi la difficoltà di avere a disposizione i LOG dell'operatore), verosimilmente queste furono le uniche evidenze recuperabili.
Al momento della stesura del presente articolo, dopo la riapertura del processo nel 2017, la Corte d'Assise del Tribunale di Pisa ha condannato i due Caporali coinvolti. L'obiettivo dell'articolo non è quello di entrare nel merito giudiziario della vicenda ma limitarsi agli aspetti tecnico-scientici delle acquisizioni forensi. Sicuramente il lettore che desidera farsi un'opinione sull'accaduto potrà seguire i collegamenti in calce e osservare le deposizioni e l'analisi dei documenti presenti nell'Archivio della Camera.
Con il doveroso rispetto nei confronti dei famigliari, amici e conoscenti del militare Scieri. Con la vicinanza ai tanti militari che credono e svolgono con sacrificio e passione il compito che gli è stato affidato. Con la consapevolezza che per responsabilità di alcuni, vengono danneggiati tutti. Con la speranza che persone che occupano posizioni di responsabilità abbiano la spina dorsale per prevenire atti che oltre cagionare danni irreparabili ledono il prestigio delle Istituzioni che rappresentano.
Per approfondimenti:
Video delle audizioni alla Commissione parlamentare: Video
Elenco completo documenti riversati nell'Archivio: Link
Fonti e note:
[1] 6 dicembre 2017, Doc.XXII-bis,n.
[2] Autorizzazione Camera dei Deputati Prot: 2023/0008522/GEN/ARS
[3] Elenco completo documenti Commissione Parlamentare
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