Questo titolo sembra quasi una provocazione, ma potrebbe essere invece l'inizio di una nuova rivoluzione. Un po' come nel 2009 la nascita di Bitcoin dette una scossa al mondo della finanza, quest'anno potrebbe essere il turno del settore cinematografico. Per scoprire in che modo, facciamo prima un piccolo passo indietro.
Parlando di Bitcoin, di solito si discute del suo valore come investimento o di come sia un settore di nicchia dedicato a pochi eletti. Queste cose però sono solo la punta dell'iceberg, mentre quella parte che non è ancora diventata mainstream è la vera rivoluzione che sta guidando il settore.
Questa tecnologia ha provocato uno sconvolgimento nel settore finanziario, creando nuovi modi di investire e una nuova classe di milionari. Con il progressivo aumento del numero di investitori interessati alla nuova tecnologia e ai suoi vantaggi, ancora più denaro verrà immesso nel settore. Già in parte lo abbiamo visto nel boom delle ICO (offerte iniziali di monete), che sono un nuovo veicolo per raccogliere capitali utilizzando criptovalute; nel solo 2017 hanno raccolto un totale di 3,8 miliardi di dollari.
Gli effetti di questo cambiamento si stanno diffondendo ora in altri settori.
Dopo avervi raccontato come le criptovalute cercano di rivoluzionare il settore dei videogiochi, vediamo ora cosa succede nel mondo del cinema.
Satoshi Nakamoto, il terrorista più ricercato al mondo, viene rapito e torturato dall'NSA...
Questa è, in breve, la trama di un film indipendente prodotto in Gran Bretagna e in uscita quest'anno.
Il film si intitola "Decrypted" (vedi su IMDB) e sembra voler lanciare una provocazione: se venisse scoperto il rapimento e la tortura da parte dell' NSA di Satoshi Nakamoto (l'inventore di Bitcoin, considerato pericoloso per la sicurezza nazionale), cosa accadrebbe?
I Bitcoin in questo film hanno un ruolo fondamentale, non solo per via della trama, ma perchè la sua produzione è stata possibile grazie agli investimenti fatti in criptovalute.
Il film era in piena produzione quando è arrivata la pandemia di COVID-19, il produttore Phil Harris ha dichiarato in un'intervista a Cointelegraph:
Abbiamo girato il 70 percento di questo film prima di dover interrompere a causa della crisi COVID-19. Quindi abbiamo preso questo 70% e ne stiamo facendo il montaggio. Io penso sia come produttore cinematografico, sia come appassionato delle criptovalute. E mi piacerebbe conoscere meglio il l'intero settore.
Dal momento che è stato finanziato tramite crypto, il film verrà reso disponibile attraverso le piattaforme video basate su questo genere di valuta. Harris assicura che si è cercato di rappresentare in modo realistico gli elementi che riguardano Bitcoin, dopo aver svolto numerose ricerche.
Lo sceneggiatore del film, Mick Sands, è un appassionato di crittografia. La minaccia che l'esistenza di Bitcoin rappresenta per il sistema statunitense è un punto di fascino per lui, soprattutto per come i servizi di sicurezza americani stanno cercando di smantellarlo o regolarlo, vedendolo come grave minaccia (abbiamo trattato in passato l'argomento regolamentazioni delle criptovalute in Europa).
L'obiettivo finale del produttore è quello di vendere i diritti del film a una piattaforma importante come Netflix o Amazon Prime.
Non ci resta che attendere l'uscita del film, prevista per la fine dell'anno.
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